30 novembre 2008
29 novembre 2008
VICINO E LONTANO
Sono due icone del lusso e della storia della ex Bombay i due grandi alberghi presi di mira dagli assalti dei sedicenti «Mujaheddin del Deccan».
Il Taj Mahal fu costruito su commissione di Jamshedji Tata, il padre dell’industria indiana e del settore automobilistico, magnate dell’acciaio (secondo la leggenda, dopo che al businessman ricchissimo ma pur sempre indiano fu vietato l’accesso al Watson Hotel, "solo per bianchi": l’hotel fu completato nel 1903, sotto il dominio inglese). Fra gli ospiti del Taj la storia annovera i Beatles, Elvis Presley, Mick Jagger, il principe Carlo, Bill Clinton, Jacques Chirac.
Meno carico di storia e molto più moderno ma altrettanto lussuoso l’Oberoi Hotel. Fa parte di una catena internazionale e la torre si erge davanti al mare a Nariman Point, nel centro del quartiere finanziario della città; a meno di un chilometro l’Assemblea dello Stato, la Borsa, gran parte delle sedi delle banche nazionali e internazionali.
AULA MAGNA O HOTEL TAJ MAHAL?
C'è qualche giornalista che ha bisogno del numero di telefono di qualche udinese o corregionale che vive in India?
L'INDIA SIAMO NOI
La sparatoria è ripresa nella notte. Le truppe speciali hanno combattuto quasi tutta la notte per stanare gli ultimi assalitori. Ora la città sembra tranquilla. Il conteggio dei morti continua
11:22 Otto terroristi erano a Mumbai già da un mese Otto degli estremisti islamici che hanno messo in atto mercoledì gli attacchi coordinati sulla città indiana di Mumbai si erano infiltrati in città già un mese prima. Lo ha indicato oggi all'agenzia di stampa Afp una fonte dei servizi indiani di sicurezza.
Il primo ministro indiano Manmohan Singh ha incontrato oggi i responsabili dell'esercito e dei servizi segreti, dopo gli attacchi coordinati messi in atto a Mumbai da terroristi islamici che hanno causato 195 morti. Ne hanno dato notizia fonti governative.
Il commando terroristico, afferma la polizia, era composto da 15 elementi, belve che ''sparavano su chiunque trovassero davanti''. Anche i Black Cats, corpo scelto della sicurezza indiana, hanno subito una perdita umana delle ultime fasi della battaglia.
Sono 11 i terroristi uccisi dalle forze di sicurezza indiane a Mumbai e uno catturato. Lo riferisce l'emittente tv indiana Ndtv, mentre precedentemente erano stati segnalati nove attentatori uccisi e uno catturato. La stessa Ndtv riporta inoltre che nell'hotel Taj Mahal erano presenti quattro terroristi e che sono stati tutti uccisi.
"Ci sono decine di corpi su un solo piano" dell'hotel Taj Mahal di Mumbai liberato solo questa mattina dalle forze speciale dopo 60 ore. E' la testimonianza di un vigile del fuoco impegnato nelle operazioni in corso di 'ripulitura' dell'albergo dove ha avuto luogo una lunga battaglia tra forze speciali ed estremisti.
Erano dieci i terroristi entrati a Mumbai, nve sono stati uccisi, uno è stato catturato. Lo riferisce il capo della polizia indiana. Ma è possibile che anche il numero complessivo del gruppo di fuoco, allargato alle persone che hanno fornito la logistica sia stato più ampio.
I terroristi che hanno preso d'assalto la città di Mumbai avevano un piano per far saltare in aria il Taj Mahal Hotel. Lo ha confessato uno tra i terroristi catturati, secondo quanto riferisce il Times of India online. Apparentemente gli attentatori disponevano di esplosivo sufficiente a far effettivamente saltare in aria l'albergo. Fonti hanno riferito a tv indiane che i terroristi avevano intenzione di "ridurre ad un cumulo di macerie" il Taj hotel e di replicare il disastro del Marriott ad Islamabad dello scorso settembre.
Il responsabile dell'ufficio per la gestione delle catastrofi di Mumbai, Shantaram Jadhav, riferisce che almeno 195 persone sono morte e 295 ferite. "Il bilancio è destinato a salire in quanto ci sono ancora corpi a bordo dei nostri mezzi che non sono ancora stati portati in ospedale" e quindi conteggiati, ha precisato Jadhav.
Sono 195 le vittime dell'attacco. Lo ha riferito il capo delle unità per le emergenze. I feriti sarebbero 295
Con la battaglia del Taj Mahal, dove sono stati uccisi gli ultimi tre terroristi, dovrebbe essere terminata la fase militare dell'assalto terrorista a Mumbai. Le vittime sarebbero oltre 160, ma già, purtroppo, si parla di un conteggio finale che dovrebbe arrivare a quota 200.
Alcuni dei presunti terroristi islamici che hanno scatenato mercoledì sera l'inferno a Mumbai erano già stati in ricognizione nella città, affittando un appartamento e spacciandosi per studenti malaysiani. Lo riferisce il Times of India nella sua edizione on line, riferendo le confessioni di uno degli estremisti arrestati, identificato col nome di Ajmal Amir Kasab, un pachistano di 21 anni.
Il giovane, secondo il giornale, ha detto che vi era giunto insieme a otto compagni, tutti pachistani, e che avevano preso alloggio nel mercato di Colaba, a poca distanza dalla Nariman House, dove si trova il Centro ebraico in cui sono stati uccisi sei ostaggi israeliani, incluso il rabbino - con doppia cittadinanza israeliana e americana - e la moglie.
Tutti gli estremisti islamici che erano ancora asserragliati all'hotel Taj Mahal sono stati uccisi, ha affermato il capo della polizia di Mumbai, Hassan Gafoor, a circa 60 ore dall'inizio degli attentati che hanno colpito la capitale finanziaria indiana. "Tutte le operazioni sono terminate. Tutti i terroristi sono stati uccisi", ha confermato Gafoor, che in precedenza aveva annunciato l'abbattimento di "altri due terroristi" all'interno dello storico albergo.
I commando indiani hanno liberato dai terroristi anche l'hotel Taj Mahal, dove ancora erano rifugiati un numero imprecisato di terroristi. Dal piazzale antistante al Taj si vedono fiamme e fumo uscire dall'edificio.
Commando indiani hanno ucciso altri due terroristi asseragliati nell'hotel Taj Mahal a Mumbai, nel corso di un'operazione volta a riprendere il controllo totale dell'albergo.
Un denso fumo nero sale dal primo piano del lussuoso hotel, ultimo nascondiglio degli uomini armati che hanno attaccato la capitale economica dell'India mercoledì sera, provocando più di 150 morti. L'incendio avrebbe colpito il piano terra del Taj Mahal.
Nuovi colpi di arma da fuoco intensi e continuati sono stati uditi alle prime ore di oggi all'interno dell'hotel Taj Mahal, dove commando indiani stanno cercando di neutralizzare i terroristi ancora all'interno dell'edificio. Nell'albergo è scoppiato un violento incendio, secondo un giornalista di France Presse sul posto.
Riprendono le sparatorie al Tai Mahal. Un pennacchio di fumo grigio si alza sull'albergo.
E' salito a 160 il bilancio delle vittime degli attentati di Mumbai, secondo quanto ha riferito la Cnn. L'emittente, citando il Dipartimento di Stato Usa, ha inoltre annunciato che cinque cittadini statunitensi sono morti negli attacchi terroristici e che diversi altri sono ancora dati per dispersi.
Il presidente eletto degli
Stati Uniti, Barack Obama, in una dichiarazione diffusa in serata ha espresso il suo cordoglio e quello della moglie Michelle per le vittime degli attacchi terroristici di Mumbai, e ha ribadito che "questi terroristi che colpiscono civili innocenti non sconfiggeranno la grande democrazia dell'India, nè mineranno l'aspirazione della comunità internazionale a sconfiggerli".
"Michelle ed io - ha dichiarato Obama - esprimiamo il nostro più profondo cordoglio ai famigliari dei cittadini americani che hanno perso la vita nei vergognosi attentati di Mumbai. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con loro, e tutti noi siamo rimasti colpiti da questa terribile tragedia".
Un aereo noleggiato dal governo francese con a bordo 19 degli italiani scampati agli attentati di Mumbai è partito ieri sera dalla città indiana diretto a Parigi, dove dovrebbe giungere nel pomeriggio di oggi. Secondo il ministero degli esteri francese, a bordo dell'Airbus A-310 dotato di attrezzature mediche, vi sono in tutto 77 dei superstiti della presa di ostaggi attuata da un gruppo di estremisti: oltre ai 19 italiani, l'aereo trasporta 29 francesi, 17 spagnoli, 5 tedeschi, un polacco, un cittadino kazakho, un greco, un olandese, uno svizzero, un algerino e un congolese.
27 novembre 2008
LA GUZZANTI E GLI ALTRI
"Fascista. Fuori dalle palle". Così Sabina Guzzanti davanti al tentativo di Raimondo Strassoldo, professore ordinario, di prendere la parola durante l'incontro organizzato dal Comune di Udine nell'aula magna dell'Università.
"Agitatrice politica". Così Raimondo Strassoldo alla ragazza che ha ben capito quanto renda il filone della cosiddetta satira politica (Lei: "Nel nostro paese non c'è democrazia") fuori dalla televisione.
"Ospite". Così il Comune di Udine, in vena di cittadinanza onoraria, vedendo nella comica che non fa ridere una referente della sua parte politica.
"La nostra è un'istituzione democratica". Così la rettora che, contraddicendo tutto e tutti, se ne lava le mani e dà prova di quella che pensa essere la democrazia nel paese dove non ce n'è (Guzzanti).
26 novembre 2008
GUZZANTI: DA DOVE VIENE LA GELMINI?
CHE TEMPO CHE FARA' A UDINE
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Giorno | Temperatura | Vento | Previsione | |||
Giovedì | Minima: -1 Massima: 9 Percepita: 7 Zero termico: 1174 | da Sud-Est (scirocco) brezza leggera | Sereno | |||
Venerdì | Minima: 0 Massima: 6 Percepita: 1 Zero termico: 1082 | da Est (levante) vento forte | Coperto Pioggia | |||
Sabato | Minima: 6 Massima: 7 Percepita: 3 Zero termico: n.d. | da Sud-Ovest (libeccio) brezza tesa | Coperto Pioggia | |||
Domenica | Minima: 6 Massima: 10 Percepita: 7 Zero termico: n.d. | da Sud-Ovest (libeccio) vento moderato | Nuvoloso Pioggia | |||
Lunedì | Minima: n.d. Massima: n.d. Percepita: n.d. Zero termico: n.d. | | Nuvoloso Pioggia |
LA GUZZANTI ALL'UNIVERSITA'
Raimondo abitava in una casa bellissima in piazza Duomo a due passi dall'Università. Al suo appartamento, una mansarda, ci si arrivava dopo un'infinità di scalini ed era pieno di fascino, di libri e di ordine. La divideva, la casa, con un giovane ricercatore di colore gentile ed educato. Allora (era il 1968!) di studenti di colore non ce ne erano molti, anzi. Quello era forse il solo che circolasse per Trento. Raimondo era un giovane assistente di sociologia urbano rurale e in molti vedevano in quella condivisione di casa una specie di superiorità rispetto ad altri. Lo si vedeva sempre in università, in biblioteca, nelle aule dei professori. Tutto intorno, il gran casino di quel momento irripetibile. Mi piaceva il fatto che ne fosse quasi indenne.
Ieri ha detto - di tempo da allora ne è passato molto -, che Sabina Guzzanti ha violato, con la sua satira, la sacralità dell'istituzione universitaria che l'ha ospitata, su invito di un'altra istituzione, il Comune di Udine, per un suo concione.
Senza entrare nel merito dell'opportunità o meno della contestazione di un insegnante che non ha mai contestato se non percorrendo dei tortuosi percorsi intellettuali - discutibili, ma comunque intellettuali -, vedere quell'ex giovanotto con le braccia alzate che difendeva il territorio della cultura, mi ha fatto tenerezza. Anche lui ha finalmente contestato: è passato dalla parte di noi ex studenti. Tardivamente ma l'ha fatto. Mentre noi sonnecchiamo stanchi, e che accada quel che accade.
25 novembre 2008
OPERAIO CADE IN UN CANTIERE
CAJA A CASA
VOLI CANCELLATI
COMPRAVENDERE
DI QUA E DI LA' IN MUSICA
Giacomo G.
INTRIGO A FELETTO
Il similprete imbonitore, similortodosso e furbastro ha trovato a Feletto la sede giusta dove consentire ai poveracci di dar libero sfogo alle loro miserie che, ahinoi!, sono quasi sempre frutto di ignoranza. Dietro a questi deliri collettivi (fortunatamente circoscritti) c'è sempre un business. Capire quello, consentirà di far luce sull'intero intrigo per evitare che dei creduloni finiscano a terra come dei tarantolati. Se questi pretasti esistono è perchè c'è bisogno di loro. O meglio, c'è una porzione di mondo che non ha di meglio da fare o modelli a cui riferirsi. Scientology docet, Vanna Marchi pure. Bloggando e bloggando cercheremo di capire per riferire.
TROMBETTE E TROMBONI
Da qualche parte doveva pur finire, e cosa meglio se questa era la parte nella quale non c'era Cainero e compagnia bella? Sempre in campagna elettorale Volpe Pasini aveva detto che sarebbe andato con chi lo avrebbe fatto vicesindaco. Dichiarazione più volte ripetuta in pubblico e pubblicata sui giornali. Cainero ha perso (dopo aver strombazzato ai quattro venti che mai e poi mai l'avrebbe voluto con sè) e Martines è intoccabile. Ma qualcosa si è comunque combinato e gli è stata affidata la sicurezza. E chi meglio di lui che aveva sfilato in via Roma con gli extracomunitari, battagliato con i rom e le prostitute? La politica in provincia, d'altra parte ,è questa. E forse non solo in provincia.
24 novembre 2008
ORZANO E LA PROVVIDENZA
VENDESI AL PEGGIOR OFFERENTE
MAIO E BAKUNIN
VOLPE PASINI E LA RISATA COMUNISTA
Agostino Maio, capogruppo del PD nel Consiglio comunale di Udine, trova molto divertente che il PDL (l´opposizione) chieda al Sindaco Honsell di rispondere politicamente del "caso Volpe Pasini". Maio trova che sia roba da ridere sperare che Honsell dimostri senso di responsabilità dopo aver nominato quale garante dell´applicazione di leggi, norme e provvedimenti che riguardano la sicurezza dei cittadini una persona che notoriamente aveva ed ha in corso procedimenti giudiziari ed è appena stato condannato a due anni e mezzo di reclusione per bancarotta.
Maio trova ridicolo che si chieda a Honsell perché non ha deciso immediatamente di sospendere l´incarico a quella persona, pur essendo la sospensione prevista addirittura da norme di legge.
Maio ha ragione a trovare ridicolo l´atteggiamento dell´opposizione. Non penseranno mica - quelli del PDL - che dopo aver fatto tanta fatica per occupare l´amministrazione comunale di Udine Honsell e i suoi compagni possano ora abbandonare le cariche per un unico - sia pure pedestre - errore! Va sottolineato infatti che l´errore è unico, perché finora l´amministrazione Honsell non ha fatto nulla.
Il sindaco è evidentemente convinto che chi non fa non sbaglia. Purtroppo di fronte alla sua inerzia, necessaria per difendere l´immagine a cui tiene in misura smodata, i mille problemi che da anni affliggono Udine stanno definitivamente affondando il capoluogo. La stessa organizzazione amministrativa del comune, composta da dirigenti, funzionari e dipendenti capaci e responsabili, ne risulta irrimediabilmente frenata. Temi come il piano regolatore, il piano di marketing urbano, gli eventi culturali di livello internazionale, l´animazione e la capacità di attrazione del capoluogo, la rinascita delle attività commerciali, la riorganizzazione dei servizi urbani e della mobilità (ed è meglio interrompere qui un elenco che potrebbe riempire pagine) non possono essere scavalcati da messe in scena come il gemellaggio con città dell´Africa nera o il bilancio partecipativo (quest´ultima è la situazione nella quale si chiede ai cittadini di pronunciarsi su specifiche scelte amministrative senza tuttavia dargli informazioni legali e finanziarie sufficienti per proporre soluzioni sensate).
E´ dunque ridicolo discutere su quali siano le responsabilità del sindaco. Il risultato che Honsell e i suoi compagni perseguivano è la presa del potere. Raggiunto l´obiettivo, perché dovrebbero anche amministrare? La presa del potere comunale per alcuni è fine a se stessa, per sentirsi importanti, per essere circondati da questuanti. Per altri è un trampolino per nuove carriere (Parlamento europeo o Regione, Honsell?), da percorrere sempre con gli stessi scopi: il successo e l´interesse personale.
In tutto questo, che cosa c´è da ridere?
Gianni Nistri
23 novembre 2008
LA ROSOLEN AVVIA LA PROCEDURA PER DIMETTERE VOLPE PASINI
E così abbiamo imparato che dal consiglio comunale ci si può autosospendere. Non dimettersi quindi, ma qualcosa di simile sia pur meno grave e apparentemente più soft. Così ha fatto Volpe Pasini, l'irriducibile monello blasè della politica udinese, che mentre pasteggiava con il sindaco per concordare un'indolore exit strategy (per entrambi) dal consiglio comunale, era già nel cuore e nelle scartoffie dell'assessore regionale agli enti locali Rosolen. L'assessore non ha fatto altro che, richiamandosi alle norme in vigore sugli enti locali, dimissionare Volpe Pasini a causa delle sue scaramucce con la magistratura. Chi è arrivato prima? L'autosospensione o la dimissione per via regionale?
FERMATI CONTRABBANDIERI DI SIGARETTE
LA DELSER IN FIAMME
IMMOBILIARE REGIONE SPA
Quando Riccardo Illy si è insediato nel palazzo della Regione a pochi è sfuggito che il suo primo impegno è stato quello di sistemare i suoi amici nei posti strategici della pubblica amministrazione. Questa operazione si chiama spoil system e, per capire quanto sia diffusa, basta dare un'occhiata a cosa sta accadendo negli Stati Uniti, democratici più che mai dopo la vittoria di Obama. Il neo presidente americano sta assegnando le postazioni più ambite della Casa Bianca a quelli che si sono scapicollati per lui durante la scorsa campagna elettorale. Certo è che, ad esempio, il prestigioso posto di Segretario di stato è stato dato a quella Hillary Clinton che lo aveva ben ben strapazzato quando pensava che sarebbe stata lei ad avere la nomination da parte dei democratici spianandosi così la strada alla presidenza. Uscita dalla corsa per le presidenziali la Clinton è stata stranamente silente nei confronti di Obama e tutto ci dice (l'informatissima stampa americana lo dice) che la sua non belligeranza fosse il risultato di un accordo politico. In parole povere la Clinton ha detto a Obama: "Non ti ostacolo nella tua corsa alla presidenza, ma se vieni eletto mi dai la carica più importante dopo la tua". E così è stato. Obama ha sistemato nei posti chiave del suo governo i suoi collaboratori più stretti: il suo consulente politico, il suo stratega, il suo consigliere per la politica estera più tutto quel gruppo di clintoniani che scalpitavano per ritornare alla Casa Bianca dopo l'uscita di scena del loro Bill e che hanno di fatto consentito (attraverso azioni di desistenza o appoggio esplicito) la vittoria dell'afroamericano.
Alla Casa Bianca torna così il navigatissimo clan di Clinton più le new entry del nuovo presidente che ha giustamente premiato, lo abbiamo detto, i suoi più stretti collaboratori e sostenitori.
Tutto questo per dire che la politica a qualsiasi parallelo e latitudine funziona così.
E a questo deve aver pensato l'ex presidente della regione quanto ha dato la presidenza della società che si occupa della cartolizzazione dei beni pubblici (trasformare in denaro gli immobili di proprietà della Regione) a Silvio Cosulich. Uomo di grandissima esperienza imprenditoriale, straordinariamente ricco grazie alla sua famiglia (armatori e non solo) e alla compravendita di una catena di profumerie cedute poi a un gruppo tedesco non certo per una manciata di bruscolini. Ma soprattutto grande sponsor di Illy durante la campagna elettorale.
In veste di presidente - freetime - dell'apposita società, Cosulich ha venduto (comprato?) palazzi dismessi e comunque non più funzionali all'amministrazione regionale certamente ricorrendo anche ai suoi rapporti internazionali.
Non c'è nessun motivo per ritenere che ci siano responsabilità sue nell'allegra gestione che si è scoperto stare alla base di questa società.
E neppure, al tempo della sua nomina, nessuno si è chiesto se ci fosse qualche incompatibilità tra il suo patrimonio personale (molto consistente) e quello della pubblica amministrazione. In ogni caso, nel tempo i rapporti tra Illy e Cosulich si sono fatti tesi e quest'ultimo è ritornato ai suoi preziosi hobbies. E' stato sostituito ma l'ad (amministratore delegato) è rimasto lo stesso.
Capire meglio questo intrico di rapporti è un progetto che varrebbe la pena perseguire quanto meno per togliersi delle curiosità ben sapendo, come si è visto, che lo spoil system è il sale (pane?) della politica.
22 novembre 2008
DOCUMENTI FALSI SU CARTA DELL'UNIVERSITA'
Un siriano di 36 anni ha sottratto una speciale carta filigranata dell'Universita' di Udine con cui ha realizzato falsi certificati per ottenere permessi di soggiorno oltre a falsi bollettini postali e documenti di vario genere. La Digos gli ha sequestrato pc, stampanti, scanner e altri apparecchi che servivano alla produzione dei falsi documenti. Il siriano è stato denunciato alla magistratura ed è stata avviata la procedura di revoca del permesso nei riguardi di altri sei studenti extracomunitari.
A CASSACCO BUTTA IL FRATELLO IN CARROZZELLA DALLE SCALE
Questa notte a Cassacco, a pochi chilometri da Udine, un 30enne a seguito di un litigio con il fratello maggiore Gabriele - che vive in carrozzella - lo ha spinto giù dalle scale provocandogli ferite alla testa. Gabriele e' stato trasportato all'ospedale di Udine per varie ferite e un trauma cranico mentre l'aggressore è stato arrestato.
DIEGO IN PAUSA
UDINESE-FIORENTINA
POLITICA IN TV
(Per trovare una risposta a questa domanda abbiamo chiesto aiuto al giornalista Aldo Cazzullo e alla redazione di Dagospia).
VILLARI? CHI E' COSTUI?
L'86 % degli udinesi non sa che cosa sia e a che cosa serva la Commissione di Vigilanza Rai. Il 72% non sa chi sia il senatore Villari. L'88% è del tutto indifferente a come andrà a finire la vicenda legata alla sua nomina e alla sua permanenza in commissione.
Questo il risultato di un sondaggio telefonico svolto ieri 22 novembre da questo giornalblog nella città di Udine su 150 cittadini lettori di almeno un quotidiano.
21 novembre 2008
ZORNITTA CHIEDE 2,5 MILIONI DI RISARCIMENTO
Elvio Zornitta, l'ingegnere di Pordenone finito nell'inchiesta Unabomber, batte cassa e chiede un maxi-risarcimento da 2,5 milioni di euro al poliziotto Ezio Zernar, l'ex capo del Laboratorio Investigazioni Criminalistiche della procura di Venezia, accusato di aver manomesso il lamierino di un ordigno trovato integro e attribuito con certezza dagli investigatori al terrorista del Nordest. Lo scrive oggi il quotidiano «La Nuova Venezia». La cifra è stata formalizzata dai legali di Zornitta, gli avvocati Maurizio Paniz e Paolo Dell'Agnola, negli atti di costituzione di parte civile nel processo contro Zernar, che si svolgerà in rito abbreviato, a partire da venerdì prossimo. «Caduta la prova del lamierino - dice Paniz - non ci sono ulteriori elementi che possano dimostrare il coinvolgimento dell’ingegnere Zornitta nell’inchiesta» su Unabomber.
dal Corriere della Sera del 21 novembre
PORDENONELEGGE E PORDENONEPENSA
Che le iniziative di questo genere in Regione siano saldamente in mano ai simpatizzanti di ciò che resta della sinistra è fuori di dubbio (intelligente=sinistra= colto = intellettuale. "Sono di sinistra perchè sono intelligente e quindi sono un intellettuale. Sono un intellettuale e quindi intelligente e di sinistra. Sono un intelligente e quindi un intellettuale di sinistra ecc. ecc.") e non è una cattiva idea portare in piazza anche quegli autori - intellettuali? - a cui viene l'orticaria nel sentir ragionare i colleghi militanti. Comunque sia a questo punto non sarebbe male che a Udine a Vicino/Lontano si contrapponesse Lontano/Vicino, a Calendidonna Madam Sizì e avanti di questo passo.
GEMELLAGGIO
COLD CASE 4
FINANZIAMENTI E CULTURA
Il ragionamento dell'assessore regionale Molinaro non fa una piega ed è rivolto alle associazioni culturali (Css, Cec ecc.). Volete finanziamenti dalla Regione? Se vi diamo dei soldi diventiamo vostri azionisti ed è ovvio che un nostro rappresentante entri nel vostro consiglio di amministrazione.
Non sarebbe male vedere un Paolo Ciani, tanto per fare un esempio, che discute con Sabrina Baraccetti e Thomas Bertacche del Cec se e come ampliare le sale del Visionario o come redigere la programmazione. Oppure un Enore Violino che legittimamente chiede spiegazioni sul balletto in programma al Palamostre e su come debba essere trasformato l'Odeon.
TRUCCO E PARRUCCO
Il Presidente Tondo è finito sulla cronaca nazionale dopo l'ennesimo invito di Berlusconi a "sistemarsi" (abbottonare la giacca, tagliarsi i baffi, tingersi i capelli ecc. ecc.). Per tutta risposta il presidente ha precisato che lui Illy lo ha sconfitto proprio perchè è così. E che Illy ha perso perchè era solamente "immagine". La cosiddetta via di mezzo non è in questi casi disprezzabile.
POLITICA E BISTROT
PIETRO FONTANINI NON CEDE
Quello che dimenticano gli alleati e gli avversari è che Fontanini è un politico troppo navigato ed esperto per scivolare su una buccia di banana.
COLD CASE 3
20 novembre 2008
SI SCHIANTA UN EX PILOTA DELLE FRECCE TRICOLORI
Era impegnato in una serie di acrobazie, nell'ambito di alcune esercitazioni di volo, l'aereo precipitato giovedì mattina (un Siai Marchetti SF260) dopo essersi schiantato contro il piano superiore della casa di un gruppo di quattro villette a schiera a Rozzampia. L'incidente è avvenuto a circa 300 metri dalla pista di atterraggio dell'aeroporto di Thiene (Vicenza). Il pilota, il comandante Stefano Rosa, ex Frecce Tricolori, è morto carbonizzato.
LA DINAMICA - Al momento dell'incidente, il proprietario dell'abitazione, un poliziotto, si trovava nel garage e ha solo sentito un boato provocato dall'impatto del velivolo contro il balcone della sua abitazione, mentre la moglie pare fosse in una stanza al piano terra. L'aereo ha "centrato" la camera della figlia di 13 anni, che invece era scuola. Il velivolo, finito nella stanza con la parte anteriore, ha preso fuoco e il pilota è morto carbonizzato. I vigili del fuoco, intervenuti tempestivamente, hanno spento l'incendio prima che le fiamme si propagassero per l'abitazione. I resti dell'aereo e la villetta sono stati posti sotto sequestro. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i carabinieri di Thiene e personale dell'Enac che sta collaborando alle indagini.
EX FRECCE TRICOLORI - La vittima è Stefano Rosa, ex Frecce Tricolori, era solista di una pattuglia acrobatica civile. Oltre al volo coltivava un’altra grande passione, il golf, di cui è un vero fanatico. Nell’Aeronautica Militare aveva prestato servizio presso il Corso Vulcano 3°. Stefano Rosa aveva 47 anni, era nato a Senigaglia (Ancona) e risiedeva a Gradiscutta di Varno (Udine). Con altri tre piloti aveva appena finito di provare alcune figure acrobatiche per una prossima manifestazione. I quattro erano scesi all'aeroporto Ferrarin di Thiene. Rosa, però, era subito risalito per allenarsi un altro po' da solo. Secondo le testimonianze, l'aereo volava a bassa quota, in assetto molto inclinato, quando si è schiantato contro la villetta.
Dal Corriere della Sera di giovedì 20 novembre
19 novembre 2008
Pillole di notizie
Da Il Velino.it
CORRIERE DELLA SERA - In apertura: "Rai, accordo Pd-Pdl su Zavoli". Editoriale di Massimo Franco: "Il triangolo". A centro pagina con foto-notizia: "La ragazza uccisa il gringo, la Cia" e "Berlusconi a sorpresa apre a Lufthansa". A fondo pagina: "Un vagone (l'ultimo) per i cani".
LA REPUBBLICA - In apertura: "Berlusconi in tv attacca Di Pietro". Editoriale di Giovanni Valentini: "L'arroganza sullo schermo". A centro pagina con foto-notizia: "Tra europa e Usa scoppia la guerra dell'auto. La Merkel: gli aiuti americani ci danneggiano" e "Una mini-amnistia per reati fino a 4 anni". A fondo pagina: "Perdonate quella sculacciata" e "Caro Bondi, no al supermanager".
LA STAMPA - In apertura: "Rai, Intesa su Zavoli". Editoriale di Mario Deaglio: "Germania frenatrice d'Europa". Di spalla: "Ore 13: pausa Facebook in Comune". A centro pagina con foto-notizia: "‘Ho cantato per i boss'" e "Per svuotare le carceri arriva la messa in prova". A fondo pagina: "Gli affanni di Nanni".
IL SOLE 24 ORE - In apertura: "‘Il piano anti-crisi non basta'". Editoriale di Daniele Marini: "Gli interventi che servono all'economia in affanno". A centro pagina: "La Fed: mercati più stabili. L'hi-tech sostiene le Borse" e "Cai, asta finale per il partner. L'offerta a Fantozzi arriva a quota 400 milioni". A fondo pagina. "Cina a capotavola tra i Grandi: è il primo creditore degli Usa".
IL TEMPO - In apertura: "Vigilanza, il Pd scende a patti". Editoriale di Roberto Arditti: "I guitti tornino al circo". A centro pagina con foto-notizia: "Berlusocni rilancia l'idea Lufthansa" e "Sì all'autostrada Civitavecchia-Cecina". A fondo pagina: "Bullismo, incubo dei bimbi".
IL MESSAGGERO - In apertura: "Alitalia, già persi 35 milioni". Editoriale di Enrico Cisnetto: "Quella spinta che serve all'Europa" e di Marco Fortis: "Due pilastri alleati nelle ricette anti-crisi". A centro pagina con foto-notizia: "Spazzino invece che in cella: in arrivo le condanne ai lavori socialmente utili" e "Vigilanza Rai, intesa su Zavoli". A fondo pagina: "Yahoo!, lascia il co-fondatore".
IL GIORNALE - In apertura: "Ma adesso vigilate su Veltroni". Editoriale di Mario Giordano: "La Canossa di Walter". A centro pagina con foto-notizia: "E per Alitalia Berlusocni ‘lancia' Lufthansa" e "Quel pozzo senza fondo delle intercettazioni". A fondo pagina: "Imputati che eleggono giudici".
LIBERO - In apertura: "Silvio, ora piantala". Editoriale di Vittorio Feltri. A centro pagina: "D'Alema sfugge ai giudici, non a Veltroni" e "Rai, sprofondo da 50 milioni". A fondo pagina: "E Fido può tornare a prendere il treno".
L'UNITA' - In apertura: "Rai, scusate l'interruzione". A fondo pagina: "Yahoo nella bufera. Lascia Yang: paga il no a Microsoft" e "Firenze, indagati gli assessori Cioni e Biagi assieme a Ligresti".
AVVENIRE -In apertura: "Ancora minacce sui cristiani d'Iraq". Editoriale di Antonio Maria Mira: "Valorizzare i grandi patrimoni sequestrati alla mafia". Di spalla: "Corea del Nord. Due milioni a rischio fame". A centro pagina: "Alitalia, torna in pista Lufthansa. Per ora niente aiuti all'auto in crisi".
IL FOGLIO - In apertura: "Perché è meglio aiutare lavoratori e disoccupati piuttosto che le imprese". Di spalla: "Un colpo del CaW in Rai. E fra le macerie di W. spunta Sergio Zavoli". A fondo pagina: "Le idee e le spie di Mr O.".
IL RIFORMISTA - In apertura: "Il governo del cucù". Editoriale di Claudia Mancina: "Via a Orlando, sì a Zavoli. Salto di qualità alla Rai". A centro pagina: "Il costo di Brunetta". Di spalla: "Eluana e la sentenza del Missouri". A fondo pagina: "L'ospedale e i piccoli omicidi".
NOTIZIE IN DUE MINUTI
Dal Corriere della Sera
Primo piano
Berlusconi: bene Lufthansa
«Vediamo bene un accordo con Lufthansa: anche se sulle alleanze internazionali bisogna chiedere a Cai, la compagnia tedesca conviene a Malpensa »: lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a proposito di Alitalia, parlando a Trieste durante il vertice italo tedesco.
Zavoli verso la Rai
Dopo le dimissioni ieri di Leoluca Orlando e Francesco Pardi, il segretario del Pd, Walter Veltroni, ha riunito commissari del Pd in Vigilanza rai, assieme ai capigruppo Anna Finocchiaro e Antonello Soro, per informare sulla intesa raggiunta con la maggioranza sul nome di Sergio Zavoli quale candidato della opposizione per la presidenza della commissione di Vigilanza. Berlusconi: «Candidato assolutamente idoneo».
Focus
I saldi anticipati
I commercianti hanno anticipato la stagione degli sconti, perché i consumatori hanno ridotto fortemente gli acquisti. Solo il settore delle scarpe di lusso sembra non risentire della crisi generale.
Esteri
Il gringo salvato dalla Cia
L'americano Eric Volz era stato messo in carcere in Nicaragua perché sospettato di aver ucciso la sua fidanzata Doris, la perla di San Juan del Sur (Nicaragua). Ora è libero grazie a un paio di giudici e all'intervento della Cia, in particolare di Bob Lady, lo 007 coinvolto nel sequestro di Abu Omar a Milano.
Economia
Yang lascia «Yahoo!»
Terremoto al vertice di Yahoo!: il fondatore della società, Jerry Yang, ha annunciato le sue dimissioni da ammini-stratore delegato. Yang, 40 anni, aveva rifiutato la maxi-offerta di Microsoft nel febbraio scorso.
Cronache
Animali sui treni
Via libera da Trenitalia agli animali in ferrovia. Dal primo dicembre i cani di piccola taglia, i gatti e gli animali da compagnia continueranno ad essere ammessi gratis nell'apposito trasportino. I cani con museruola e guinzaglio saranno ammessi sugli Intercity ed Espressi, a pagamento, nell'ultimo scompartimento dell'ultima carrozza di 2a classe.
Cultura
«Dove osa la mente umana»
«Fra l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo si trova il nostro mondo quotidiano. Per una serie di fortunate combinazioni l'uomo si trova nel mezzo. Siamo strani animali curiosi a cui è cresciuto un po' troppo il cervello e che vogliono capire questo e capire quello. E a volte anche ciò che non si può capire». Edoardo Boncinelli analizza la condizione umana della conoscenza: non può conoscere tutto, deve limitarsi ad approfondire i fenomeni alla sua portata.
18 novembre 2008
RIS & ROS
Sono 350 all'anno gli omicidi senza colpevole in Italia. Maigret non esiste più. Il criminologo traccia un identikit e lo facciamo anche noi a casa.
In libreria ormai si vende 1 saggio ogni 20 thriller. Vespa ci spiega: "...se non Lei, chi?..." e a questo punto per il disgraziato di turno è finita.
Sul caso di Manzano i giornali scrivono da giorni e lasciano intuire...
i manzanesi da bravi friulani dicono che sono affari di famiglia...
CI MANCHEREBBE ALTRO! Tipico: everybody's dancing with his aunt.
Resta poco: una brava ragazza non c'è più, noi parliamo solo di questo
così non pensiamo alle nostre miserie.
Il colpevole si troverà, ma non si preoccupi: la legge è uguale per tutti ma se ha un buon avvocato è meglio.
AB
GIOCHI A TRIESTE
Indicazioni meno peregrine di quanto possano sembrare.