27 aprile 2009

MALI DI STAGIONE

Se il sen. Collino, ex An, viene candidato alle Europee (ed eletto) il Pdl si toglie di mezzo un eventuale agguerrito candidato presidente alle prossime elezioni regionali quando si inizierà a parlare di scalzare Tondo (che inizierà con largo anticipo a dire che non si vuole ricandidare).

Honsell si è pentito di non essere rimasto all'Università. L'attuale occupazione è assi meno "affascinante" della precedente e talvolta avverte di essere caduto dalla padella alla brace.

Tondo si appresta, con il cuore a pezzi, a rimpastare la Giunta.

Bay bay Debora!


L'ennesimo treno del Pd ha fatto tappa a Udine con il segretario Franceschini che ha lanciato definitivamente la Serracchiani alle elezioni europee (se non la piazzano in lista subito dopo l'ottuagenario Berlinguer rischia di non avere storia; sarà interessante vedere come la prendono i rossi compagni emiliani).
Il lancio è avvenuto tra pochi intimi, alcuni dei quali con il fegato in patè dopo aver visto sfumare la ghiotta occasione di andare in pensione nel nord europa con uno stipendio di 144.084,36 euro annui al netto di tutti i rimborsi per la partecipazione alle sedute, commissioni, benefits eccetera eccetera.
La bile era comunque parzialmente compensata dall'idea di togliersi dai piedi una dichiarata rompiscatole. Bay bay Debora!!!!

26 aprile 2009

GOTTARDO O MORTE!!!


E' ufficialmente scattata l'offensiva delle truppe friulgiuliane contro quelle gottardiane. All'origine del conflitto, che vede coinvolti i soliti noti ex Fi +ex An, è l'improvvida nomina, da parte dei vertici romani del Pdl, di Isidoro Gottardo a coordinatore regionale del neo pluspartito.
La decisione romana è stata così maldigerita dalle forze forziste da indurle, dapprima a dichiarare che si trattava di un incarico a tempo e, quindi, di invitarlo senza giri di parole a farsi subito da parte. I motivo? Per i sobillati da Saro, il forzista del Noncello - ex dc doc - ha iniziato malissimo il suo mandato aprendo all'eventualità che il capolista alle europee sia un veneto e non - come strumentalmente era stato chiesto a Dipiazza - un friulano.
Si dà il caso, e la cosa è ben nota da tempo, che proprio Gottardo aspirasse - negli anni del suo maggior splendore - a uno scranno a Bruxelles. Così si spiega il suo gran daffare nelle diverse commissioni europee dove, pare, abbia già acquisito un certo credito.
Sostenuto dall'ambiente cattolico e amatissimo dai ciellini, all'on. Isidoro - indimenticato e indimenticabile sindaco democristiano di Sacile -, gli incarichi regionali sono sempre stati piuttosto stretti soprattutto avendo come avversario storico il temutissimo e astuto Ferruccio Saro insuperabile in materia di trappole e trabbocchetti.
Contro Gottardo si è mossa, come un sol uomo, tutta la nomenclatura ex psi/fi/an pilotata dall'austuto di Martignacco che, reduce dagli intrighi dell'affaire Englaro, ha bisogno di recuperare credibilità nei piani alti di via dell'Umiltà (nomen omen).
Lo sbarramento di fuoco lanciato dal Friuli e giù giù sino a Gorizia e Trieste, ha l'obiettivo di pensionare l'abilissimo Gottardo che, tramando al di là del Tagliamento, si è visto appuntare al petto una medaglia d'argento direttamente dalle mani di Berlusconi.
L'astuzia di Saro&c. sta nell'averlo invitato a candidare sè stesso al parlamento europeo. Con due obiettivi: 1. costringerlo a dimettersi immediatamente dalla carica di segretario regionale, 2. esporlo alla figuraccia alla quale andrebbe incontro nel caso in cui Berlusconi gli rispondesse picche.
Però potrebbe anche darsi che a Gottardo di fare il coordinatore regionale non gliene importi un fico secco e che le manovre per raggiungere questa carica altro non siano state se non un modo per ottenere esattamente quello che Saro e gli altri oggi reclamano (pensando di fargli un torto).
Potrebbe perciò succedere che effettivamente Gottardo venga candidato after the Chief nella lista del nord est uscendo così alla grande dalla scena regionale ed approdando alla sua amata e ben conosciuta Bruxelles con tutti i galloni al posto giusto.
Il tutto grazie anche alla benevolenza e l'intercessione del ministro Renato Brunetta debitore nei confronti di Gottardo dei voti ottenuti nel pordenonese quando a candidarsi alle europee era stato proprio lui.
Insoma, la guerra impazza tra due schieramenti che mai come ora esplicitano le loro origini rispettivamente socialiste e democristiane.
Saro certamente non se la spassa benissimo. Il suo sodale Lombardo naviga verso la destra di Storace ed Englaro (l'uomo più odiato da Bruno Vespa) gli ha portato più rogne che onori. Certo è che gli amici si vedono nel momento del bisogno e mai come ora si sono dimostrati compatti (compresi quelli che fino all'altra settimana l'avrebbero volentieri messo al bando da ogni istituzione politica mondiale) nel tentativo di scalzare Gottardo.
Quali saranno i risultati di questa disputa lo si saprà a breve. Gottardo non ha un analogo manipolo di amici in regione, ma dispone di una fittissima rete di relazioni nazionali e internazionali che potrebbe rivelarsi determinante nel far pendere la lancetta della fortuna politica dalla sua parte. Lo scontro è tra due potenze, entrambe esperte ed entrambe disposte a giocarsi il tutto per tutto.
Se solo sapessero quanto poco importa al loro capo Berlusconi di quello che accade in questo lembo di provincia!!!!

23 aprile 2009

A CHI GIOVA IL SONDINO


Mentre il PD è impegnato in una scientifica attività di karakiri l'Udc casiniano propone come candidato alle europee, il neurologo Gigli (qui, giustamente a destra) catapultato sulla ribalta nazionale come strenuo difensore della (precaria) vita di Eluana Englaro.
Mentre qualche sventato dava per certa (all'epoca dei fatti) la candidatura di De Monte, Englaro stesso o qualche propaggine di Saro, l'Udc ha colto tutti di sorpresa facendo spuntare dal cilindro il nome del dottore pro-sondino.
Nel frattempo, dall'Aquila, Berlusconi organizza la sua strepitosa campagna elettorale. E lascia che in provincia se la vedano tra di loro gongolando all'idea che chi potrebbe davvero fare qualcosa all'interno dell'opposizione scelga di andarsene a Strasburgo a far flanella. Ben venga, pare dire il cavaliere, la nuova classe dirigente che crede di far politica dai paesi bassi, noto confino per scocciatori e politici terminali.
E quando Obama atterrerà con l'elicottero presidenziale (no Augusta: duro schiaffo per Finmeccanica) in uno spazio attrezzato vicino ad Onna il cavaliere capirà che al Quirinale non ci andrà perchè è lui a volerlo ma perchè sarà il furor di popolo ad insediarlo. Con il piccolo aiuto di Sonego, Franceschini e molti altri.

PARENTI SERPENTI


Commovente articolo in prima pagina del Messaggero Veneto, oggi, a firma di Ludovico Sonego (qui a sinistra, ahilui!) contro il serracchiano Veltroni.
L'avvocato DebEs (che potrebbe parlare in inglese, francese, spagnolo) ha buoni motivi per iniziare a pensare che essere candidati non basta per essere eletti.

20 aprile 2009

LO SCIAME DI RICORDI di TONI CAPUOZZO


http://www.facebook.com/home.php#/note.php?note_id=186844715044&ref=mf

CHI BEN COMINCIA


Adesso sappiamo che:

1. La carica di Gottardo di coordinatore regione del PdL è a tempo, scadrà cioè subito dopo le elezioni di giugno. E' stata una nomina fatta in fretta e furia, tanto per fare. Il 22 giugno i giochi si riaprono. Domanda: chi sarà il capolista (dopo Berlusconi) del PdL nella circoscrizione nord est? C'è un nesso?

2. L'opposizione alla giunta Honsell (Udine) si chiama Sergio Ceccotti. L'opposizione, quella vera, si è data all'arte.

3. Honsell ha fatto in un anno quello che il suo predecessore non ha fatto in un succedersi di legislature. Elenco: a) gli è venuta l'idea di fare un Hospice nell'ex caserma Piave (totalmente in rovina e da bonificare); b) gli è venuta l'idea di fare un parcheggio sotterraneo in piazza Primo Maggio in cui è in via di ultimazione il rifacimento, costoso, dell'area verde. Della querelle sorta a suo tempo tra Cecotti e Soprintendenza, ha perso memoria. c) ha abbassato l'altezza degli edifici (?); d) ha pensato di ristrutturare la biblioteca Joppi (cade a pezzi, molti spazi non hanno l'agibilità da anni, i suoi predecessori l'avevano prevista in una decina di luoghi diversi constatato che non dispone dello spazio fisico necessario a svolgere la sua funzione).

4. Lo sponsor di Debora Serracchiani è Walter Veltroni.

5. Tondo pensa che il suo amico Brunetta stia scherzando e che, quando dice di voler ridimensione il potere delle regioni a statuto speciale, si riferisca all'Alto Adige (che è notoriamente a statuto specialissimo).

6. Saro non è tranquillo.

7. Le mostre d'arte più strepitose (degne delle Scuderie del Quirinale, di Palazzo Reale, ecc. ecc.) le organizzano don Angelo e don Alessio a Illegio, un paesino che non è collegato a niente e dove non ci sono "pacchetti" turistici.

8. Roberto Snaidero non ha avuto una buona idea nello sponsorizzare E Polis.

9. Per battere Ikea a Città Fiera sarà aggiunta un'enorme superficie destinata ad ospitare un outlet del mobile e gli attuali commercianti non sono affatto contenti.

10. A luglio ci dovrebbe essere a Cividale il Mittelfest della restaurazione dopo gli anni bui, ma il programma è ancora misterioso.

11. Toni Capuozzo con il suo articolo pubblicato su Il Foglio di sabato 18 aprile ha regalato al Friuli un'emozione che dovrebbe garantirgli perenne onore e gloria. Adesso, sui terremoti dell' Aquila e altrove non c'è più niente da dire. Anche i giornalisti locali dovrebbero astenersi dal trattare l'argomento.

16 aprile 2009

LA FINE DELL'INIZIO

DabliuVì, ovvero il pensionato Walter Veltroni, verrà a Udine per lanciare - sotto (s)variate vesti - la candidatura europea di Debora Serracchiani. Già gongolano Zvec, Tesini e gli altri.

15 aprile 2009

DIPIAZZA RESTA A TRIESTE



La candidatura alle Europee del sindaco di Trieste Dipiazza lanciata da Renzo Tondo ha lasciato del tutto indifferente Isidoro Gottardo. E forse lo stesso Dipiazza.

SERRACCHIANI & COMPAGNI


Se le Europee servono - come servono -, a pensionare militanti di vecchia data, esiliare rompiscatole, compensare amministratori a fine corsa e via dicendo, perchè mai la nostra neo star DSerr dovrebbe accettare di candidarsi nella circoscrizione Nord Est? La domanda è retorica perchè i vecchi marpioni del Pd di lunga o nuova militanza (ex di qualcosa) stanno già azzannandosi per conquistare l'agognato seggio che, è utile ricordare, richiede una moltitudine di voti da regioni che vanno dall'Emilia Romagna al Veneto, dal Trentino Alto Adige al Friuli Venezia Giulia. Per essere eletti è indispensabile essere in pole position (capilista) e sapere di poter raccogliere voti nella regione proporzionalmente più vasta. Il che significa, nel caso del Pd, che le maggiori probabilità di elezione sono di quei candidati espressi da territori come l'Emilia Romagna e il Veneto.
La DSerr - a meno che non entri nel novero degli ospiti fissi di Vespa, Matrix ecc. ecc. - a giugno potrebbe aver concluso la sua traiettoria mediatica e generare seri imbarazzi ("e questa chi è?") agli elettori che se la ritrovassero in lista. Inoltre: quanti di questi ultimi si prenderebbero la briga di scrivere SERRACCHIANI (qui si parla di preferenze e il nome deve essere scritto per esteso) su una delle schede elettorali che si ritroveranno tra le mani?
Ciò detto, tutto lascia presagire che la DSerr non diventerà parlamentare europeo, che non accetterà di candidarsi a metà lista (portatrice di voti?), che difficilmente le consentiranno di negoziare la sua candidatura in cambio di una futura e rapida sistemazione (dove?) in una sede più visibile e politicamente confacente, che dovrà darsi molto da fare sui nuovi e vecchi media per non essere lapidata/liquidata dai compagni di partito.
I suoi tempi non sono maturi.

14 aprile 2009

Pasquetta in pace con gli operai della Safilo

Berlusconi ha detto (26.4.2004): "il modo migliore per fare alleanze è individuare un nemico comune"(si riferiva alla Lega e il nemico comune era la partitocrazia).

10 aprile 2009

SARO COME L'UDINESE A BREMA


Lo si sussurrava da tempo che l'ex democristiano di Sacile avrebbe alla fine prevalso sull'ex socialista di Martignacco. La partita era aperta almeno da quando Isidoro Gottardo aveva abbandonato l'accogliente (e scomparso) Ppi per approdare nell'allora informe Fi da subito occupata - manu militari - dai reduci della diaspora craxiana capitanati da Ferruccio Saro.
La storia che ne è seguita è fatta di candidature utili e inutili, di sgambetti repentini, di sostegni promessi e non mantenuti, di cerchi concentrici fasulli, di poltrone malferme o insidiose, di prese di posizione avventate e prudentissime.
Gottardo (pordenonese), testè nominato coordinatore regionale del Pdl (con vice l'irrequieto e pacificato Menia, triestino), si era dato l'obiettivo di rispettare coerentemente il suo collaudato stile democristiano: solidi e proficui legami con il mondo cattolico, non belligeranza con An, fittisssima e concreta rete di rapporti con il suo territorio (è esemplare l'aver scoperto che, pur essendo parlamentare, a Sacile continuino a chiamarlo Sindaco), apertura ai giovani, accondiscendenza verso la leadership nazionale, profilo basso, presa di distanza dalle faccende udinesi, nessuna propensione ad avere uomini "suoi", tolleranza verso le intemperanze leghiste, saggio equilibrio con l'insidioso mondo dei media.
Berlusconi gli riconosce oggi il merito di aver scalzato Illy dalla poltrona di presidente della Regione e lo premia.
Finisce all'angolo - per ora - l'astuto Saro, artefice del vecchio accordo nazionale con il navigatissimo (e pericoloso) Raffele Lombardo, promotore della rischiosissima e ancora aperta "Operazione Englaro", irriducibile sostenitore della candidatura a presidente della regione del refrattario Edy Snaidero (alienandosi così definitivamente il vincente e testardo Renzo Tondo), patròn della candidatura e della sconfitta di Enzo Cainero a Sindaco di Udine, manovratore incauto della perfida stampa locale, indigesto all'ex vertice locale di An, incapace di annientare gli elementi udinesi più scalpitanti e ancora arroccati a quel sistema delle tessere praticamente sconfitto definitivamente proprio dall'assemblea costituente del Pdl.
Con Gottardo saldamente insediato alla segreteria regionale del neo Pdl molti desiderata sono destinati a riposizionarsi e saranno necessari ulteriori assestamenti per consentire a Saro di proseguire la sua battaglia, per ora perdente, verso il recupero - che a questo punto sembra poco strategico - delle anime radicalsocialiste (Renzulli ecc.), autonomiste (Valeria Grillo ecc.) e via dicendo.
Nel frattempo appare evidente che puntare ai voti (numeri), come sempre ha fatto Saro, può andare a scapito del consenso sempre perseguito, invece, da Gottardo.

7 aprile 2009

MASSARUTTO, CARLANTONI E GLI ALTRI

La storia delle centraline di Tarvisio che producono energia che deve pagare il Comune attraverso la Regione e i cui proventi finiscono in una società che faceva capo al compianto ex presidente degli industriali Valduga transitando ovviamente attraverso il concessionario unico della società che fa capo a Gabriele Massarutto è un fantastico esempio dei intrigo tra affari e politica.
Carlantoni, sindaco di Tarvisio, protesta. Finirà lì.

6 aprile 2009

3 aprile 2009

BUONE NOTIZIE PER ZVEC


Debora Serracchiani sarà candidata per il Pd alle elezioni europee. Dario Franceschini, incontrando i giornalisti, annuncia la candidatura della giovane segretaria del Pd di Udine balzata agli onori della cronaca per l'intervento tenuto all'assemblea dei circoli di due settimane fa. "Debora Serracchiani - spiega Franceschini - ha dimostrato grande energia, qualità, competenza. E' stata diretta anche nei miei confronti e ha fatto bene, questo rende vitale il partito". Il segretario tiene a sottolineare che "la sua candidatura non arriva dall'alto, ma sta emergendo dai circoli e dal territorio".
Il video con l'intervento della Serracchiani, decisamente molto diretto e pieno di buon senso, impazza da settimane sul web. La militante friulana si era rivolta a Franceschini attaccandolo garbatamente ma in maniera ferma sui ritardi del partito e del gruppo dirigente. In poche settimane, Debora è diventata una sorta di "icona" della speranza dei democratici. La sua candidatura, dunque, era abbastanza attesa.
Per quanto riguarda gli altri nomi che comporranno le liste del partito alle europee Franceschini non fa anticipazioni: "Il 21 aprile ci sarà la direzione per chiudere le liste, quindi c'è ancora tempo. Ci stiamo lavorando, è presto per fare i nomi".

2 aprile 2009

VARELIA GRILLO CON STORACE. E SARO?


Il MPA di Lombardo (socio fondatore con Ferruccio Saro), governatore della Sicilia, si candiderà alle europee con la destra di Storace, fuori quindi dal Pdl.
Valeria Grillo, vedova dell'ex Provincia e auspice proprio Saro, è appena approdata in grande stile nel movimento di Lombardo.
Provabili manovre tattiche in vista delle europee.

1 aprile 2009

I PINK FLOYD IN FRIULI?

Illy Guru


Dopo lo strepitoso spot sulla 7 con una genuflessa e implorante Lili Gruber, Riccardo Illy campeggia oggi splendidamente su una pubblicità sul Corriere della Sera (sulla pagina spettacoli, la più seguita). Come tutti gli ex Presidenti (dalla White House in giù) è diventato uno stimato conferenziere. Da tenere d'occhio (lo faccia anche la Serracchiani).

Tondo in Audi


Nonostante a Torino sia riuscito lo scherzetto su Detroit, o soprattutto per quello, se la Regione invece delle Audi avesse acquistato delle Fiat o Lancia o Alfa Romeo o Maserati (Ferrrai forse è troppo) avrebbe dimostrato più amor di patria e meno vicinanza ai gusti del premier. In Francia, in Inghilterra e in Germania è impensabile che un'auto istituzionale non sia di una casa automobilistica del rispettivo paese. Che poi la Peugeot o la Citroen o la Mercedes o la Jaguar abbiano nel tempo cambiato proprietà è del tutto indifferente. I simboli, comunque sia, sono rispettati.

Bressan-Serracchiani. Da vedere.

Chi si è perso il confronto Serracchiani/Bressan su Telefriuli di ieri sera faccia qualcosa. Si è perso qualcosa di istruttivo.