26 maggio 2009

MIRABELLA CHE VA, CSS CHE TROVI

A Udine chi dice teatro dice CSS. Mirabella docet.

LA MIA AMICA ELISABETTA

Elisabetta Gardini, parlamentare uscente, candidata alle Europee nella nostra circoscrizione (Nord Est) oltre a essere straordinariamente brava e preparata e anche una cara amica. Votare donna, con lei, ha un senso perchè è convinta che siamo più brave, meno attaccate al potere, più flessibili. Io la conosco bene e vorrei che restasse a Bruxelles. Ha una presenza al Parlamento Europeo del 90 per cento (le concediamo qualche raffreddore e qualche aereo perso)e l'ho vista passare delle ore a studiare i dossier sull'ambiente e le politiche sociali. Io dico che con lei abbiamo Un'Amica per l'Europa.


23 maggio 2009

COME SARO DIMENTICO' E SOSTENNE COLLINO


FI+AN=PDL hanno deciso di votare compatti, per il Parlamento Europeo, il senatore Collino giunto, ahilui, al termine della sua carriera parlamentare (quattro legislature tra Montecitorio e Palazzo Madama).
Questa la genesi, più o meno, della candidatura dell'ex coll miss Coll.

Per finire a Strasburgo Isidoro Gottardo (ex Dc approdato a denti stretti in FI dove avrebbe dovuto vedersela, eccome! con l'immarcescibile Ferruccio Saro), avrebbe venduto l'anima al diavolo (amici ciellini permettendo) per fare la spola tra Strasburgo e Bruxelles dove comunque è già di casa (si è sempre impegnato - e non a caso - dei rapporti tra le regioni e il parlamento europeo).
Rinunciato alla corsa per la carica di presidente della Regione fortemente ostacolata dallo snaideriamo prima e tondofilo poi Ferruccio Saro, Gottardo si è visto appiccicare la carica di segretario regionale del neocostituito Pdl.
Non si è trattato proprio di un appiccicamento a sua insaputa, tant'è che Saro (sempre lui) era convinto di spuntarla ed è stato il primo a sorprendersi dalla decisione maturata nei piani alti di via dell'Anima (nomen omen). Accettando la carica di segretario regionale Gottardo si è praticamente autoescluso dalla corsa a Strasburgo ma ha precipitosamente (troppo) indicato come suo alterego il veneto Cancian, anche lui ex dc di vecchia data.
Che a Saro di Cancian non gliene importasse niente e che per lui fosse un ottimo assist lo si è capito immediatamente quando ha fatto ventilare che un appoggio così marcato a un esterno - un candidato cioè di "fuori" - avrebbe potuto costare al neo segretario regionale nientemeno che un repentino dimissionamento.
La vendetta è stata però offerta su un piatto troppo caldo, così caldo da consentire a Gottardo di non scottarsi le mani e di allinearsi alla scelta, che si andava delineando, di un candidato "regionale".
Che un socialista adulasse un fascista non si era mai visto. Ma comunque questo è successo e, sotterrate le asce da guerra, Saro - con la nota abilità - ha sotterrato anche il ricordo dei pesanti attacchi che gli aveva sferrato proprio il neo candidato europeo qualche mese prima.
Cambio di scena.
Saro sostiene apertamente Collino e dichiara apertis verbis che su di lui devono concentrasi le forze/anime del Popolo delle Libertà. L'unica concessione "esterna" è per la sua vecchia amica Lia Sartoni, parlamentare europea uscente alla quale concede qualche incursione locale.
Collino.
Quante possibilità ha l'on. Coll di essere eletto? Non molte perchè se la deve vedere con regioni importanti e vaste come il Veneto e l'Emilia Romagna dove di lui non gliene può interessar di meno. Però può fare l'en plein in Friuli (sarà impossibile eventualmente dirgli, alla fine, che il merito è di Berlusconi) nel qual caso può negoziare il suo futuro. Le opzioni per il finiano Coll sono due: o acciuffa la carica di presidente della Regione che Tondo è intenzionato ad abbandonare alla fine di questa legislatura (la vendetta si è compiuta) oppure, è lui a dirlo, non disdegnerebbe (e chi lo farebbe!) la presa di Palazzo D'Aronco dove i bookmaker continuano a percepire scricchiolii sempre più inquietanti.
Dopo i penosi tentativi di piazzare al vertice del comune di Udine, da parte del centrodestra, i famosi esponenti della società civile (Commessati prima - sponsor Renzulli - e Cainero poi - sponsor Saro) e l'improvvida candidatura/fantasma di Franz, si potrebbe tornare in questo modo alla Politica e dare alla città un governo a chi di governo se ne intende.
Sarà questo il plot della prossima saga politica friulana?
Le variabili aperte sono ancora molte. Innanzitutto non si è ancora ben capito come andrà a finire la vicenda Englaro (prudentemente, e non a caso, scomparso dai teleschermi in questo periodo elettorale) architettata da Saro intenzionato a fare almeno il Loris Fortuna 2 dei diritti civili. Saro inoltre, tanto per restare su temi scivolosi, si è fatto sfuggire di mano il suo grande alleato Lombardo che oltre ad accordarsi con la Destra di Storace sta tentando di azzerare la giunta siciliana mentre in loco è rappresentato dalla rediviva (forse grazie proprio a Saro) Valeria Grillo, in qualche modo connessa con lo scalcitante Volpe Pasini.
Inghiottiti i rospi, se Collino ha un buon risultato elettorale non potrà non essere grato a Saro che, per "amor suo", ha anche rischiato la rottura definitiva (in politica di definivo in realtà non c'è niente) con Gottardo del quale, a quel punto, potrebbe chiedere la testa e insediarsi (o far insediare un amico) al posto suo.
Ohibò! Credevo di aver scritto una cosa diversa da solito e invece è sempre la solita storia!

DAL BUCO DELLA SERRACCHIATURA

www.casaserrachiani.eu