16 dicembre 2008

TEMPO LIBERO

L'ossimoro è la figura retorica che consiste nell'accostare nella stessa frase parole che esprimono concetti contrari, o perfino opposti. Il dizionario Devoto-Oli, per esempio, cita la famosa esortazione latina “festina lente”, affrettati lentamente, che è una regola di vita. Ma, più che una citazione classica, è forse più espressiva la confessione di Ava Gardner, una delle donne più belle del mondo: “Io sono profondamente superficiale”. Avete, almeno un po’, sorriso? L’ossimoro più bello, infatti, è quello provvisto di humor: “Siamo tutti dei falliti, almeno i migliori di noi”, diceva J.M. Barrie, il creatore di Peter Pan.. E lo sceneggiatore George Kayfman, con ironia: “Quando uno scrittore arriva a scoprire di non avere alcun talento letterario, ha ormai così successo da non poter più smettere”. Ancor meglio Thomas Mann: “Uno scrittore è uno che per scrivere fa più fatica degli altri”. Bene, questo per dire che Mardy Grothe, uno psicologo americano, ha compilato un’enciclopedia degli ossimori più divertenti, “Oxymoronica”, che è un'antologia delle assurdità più vere e divertenti. ChelseaMia ve ne riproduce alcune, senza la presunzione di raccontare alcunché di nuovo: “Tutte le mie idee migliori – lamentava infatti il grande scrittore americano Ralph Waldo Emerson – mi sono state rubate dagli antichi
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Ci vuole un sacco d’esperienza per baciare come una principiante”, raccomandava alle ragazze del dopoguerra “The Ladies’ Home Journal”, perché non c’è categoria dello spirito cui non s’addica un arguto ossimoro quanto l’amore (e le propaggini: sesso, matrimonio, tradimento). Sentite: “Quando il mio amore giura d’essere verità incarnata, io le credo, anche se so che mente”, scriveva in un sonetto il più grande conoscitore dell’animo umano, William Shakespeare. Secondo Lord Byron, infatti, le donne mentono così bene che "la verità sembra falsa”. E ci caschiamo, in quelle promesse, tutte le volte: “In amore, le rassicurazioni sono praticamente l’annuncio del loro opposto” (Elias Canetti). Stupirsi se finisce come prevedeva August Strindberg: “Io amo lei, e lei ama me, e ci odiamo l’un l’altra, con un odio nato dall’amore”? Mai fidarsi fino in fondo: “La più virtuosa delle donne ha in sé qualcosa che non è proprio casto” (Honoré de Balzac). Eppure Napoleone Bonaparte aveva la perfetta strategia: “In amore, la vittoria va all’uomo che fugge”. Detto meglio, secoli prima, da Ovidio: “L’amore è una forma di guerra”. Indovina chi vince: “Una volta messa alla pari con un uomo, una donna diventa il suo superiore” (Socrate). Sarà per questo, quindi, che Alexandre Dumas concludeva: “Le donne ci ispirano a fare grandi cose, e c’impediscono di ottenerle”.

Blog_ossimoro_Kerr.jpgVi sembrano troppo cinici, misogini, maschilisti, questi uomini che sputano sentenze? Sentite le donne: “Bisogna davvero essere pazze degli uomini, per amarli: altrimenti, sono semplicemente insopportabili” (Marguerite Duras). “Amo gli uomini che si comportano da uomini: forti e infantili” (Françoise Sagan).”Più d’una donna si sforza di cambiare il suo uomo, e quando l’ha cambiato non le piace” (Marlene Dietrich). Meglio farne a meno: “Penso che se una donna non ha trovato l’uomo che fa per lei prima dei 24 anni, quella è fortunata”, pensava Deborah Kerr, l’attrice. Tant’è: “Il modo migliore per restare soli è sposarsi”, dice Gloria Steinem, la femminista americana. Perché, secondo la strepitosa Zsa Zsa Gabor, c’è una regola: “Una ragazza deve sposarsi per amore, e continuare a sposarsi finchè non lo trova”. Che confermò: “Personalmente, non so nulla del sesso, perché sono sempre stata sposata”. A lei potrebbe rispondere John Updike: “Il sesso è come i soldi: solo troppo è abbastanza”. Sicché, ci si lasci finire ancora con qualche uomo, magari inacidito: “Mai avere figli, solo nipoti” (Gore Vidal). A occhi aperti: “Nelle separazioni, è chi non è davvero innamorato che sa dire le cose più tenere” (Marcel Proust). Senza illusioni: “Le donne hanno un vantaggio sleale sugli uomini: quello che non possono ottenere facendo le furbe, l’ottengono facendo le tonte” (Yul Brinner). Ma con indulgenza: “Un uomo può avere due o tre storie d’amore, quand’è sposato. Di più, è tradimento”, disse Yves Montand, il cantante, che una di quelle storie ebbe con Marilyn Monroe, della quale Laurence Olivier dava questo sintetico giudizio: “Un’amante di professione”.

Blog_Ossimoro_Gabor.jpgOra, naturalmente, bisognerebbe passare ad altre categorie dello spirito. Ma, essendo ChelseaMia un blog essenzialmente politico, concetriamoci su questo argomento. Punto primo, secondo Paul Valéry: “La politica è l’arte di impedire alla gente di occuparsi delle questioni che giustamente la riguardano”. Una verità per ogni democrazia: “Nessun governo può essere saldo a lungo senza una formidabile opposizione” (Benjamin Disraeli). Ma nemmeno sia troppo saldo, ammoniva Voltaire: “Se vuoi che lo Stato non sia sopraffatto da una fazione, mostra tolleranza”. Adesso, in fila, tre presidenti americani. Secondo il Gattopardo, che era reazionario, bisognava cambiare tutto perché non cambiasse niente, ma il concetto fu espresso meglio, da progressista, da F.D. Roosevelt: “Dobbiamo riformare se vogliamo conservare”. Si vis pacem, para bellum, dicevano gli antichi romani, e George Washington riformulò: “Essere preparati alla guerra è uno dei mezzi migliori per preservare la pace”. Ma il più arguto, e certo più guerrafondaio, fu Harry Truman: “Voglio la pace, e sono pronto a combattere per averla”. Tornando in Europa, una verità eterna: “Il più radicale dei rivoluzionari diventerà un conservatore all’indomani della rivoluzione” (Hannah Arendt). E anche: “Una dittatura del proletariato non sarà mai proletaria” (Will e Ariel Durant, storici americani). Un’ovvietà: “Democrazia significa governo basato sulla discussione, ma funziona solo se riesci a farli tacere” (Clement Atlee). “Anche in una dichiarazione di guerra si devono osservare le regole della buona educazione” (Otto von Bismarck). Diffidate di chi vi ama: “Il cuore di uno statista dovrebbe stare nella sua testa” (Napoleone, che evidentemente sapeva di tutto). Diffidate di chi chiede dialogo: “Quando due partiti sono d’accordo su qualcosa, in genere è sbagliato” (G..K. Chesterton). Diffidate di chi si sente condottiero: “Il vero leader è sempre guidato” (Carl Jung). Diffidate delle cose troppo evidenti: “Tutta la propaganda è bugiarda, anche quando dice la verità” (George Orwell). Diffidate della sincerità: “La diplomazia sincera non è più possibile dell’acqua asciutta o dell’acciaio di legno” (Josef Stalin). Diffidate della schiettezza: “Mio padre ha speso i migliori anni della sua vita a scrivere discorsi improvvisati” (Randolph Churchill, su suo padre Winston). Diffidate di chi invoca libertà a sproposito: “Gli uomini e le nazioni che hanno troppa libertà finiscono in schiavitù” (Cicerone). E se il personale politico vi pare corrotto, pensate che in fondo si tratta di esseri umani: “Io adoro i partiti politici. Sono gli unici posti dove la gente non parla di politica”. (Oscar Wilde, ancora lui).

Blog_ossimoro_Proust.jpgBene, spero che vi siate divertiti. O che almeno abbiate sorriso. Naturalmente, ognuno resta della sua idea: “Se anche mi persuadi, non mi convinci” (Aristofane). Perché a leggere gli antichi, in fondo, non s’apprende nulla: “Certi uomini studiano così tanto da non aver tempo d’imparare” (dal Talmud). Non chiediamo troppo al cielo: “Si versano più lacrime sulle preghiere esaudite che su quelle inascoltate” (Madre Teresa di Calcutta). Ma nemmeno impigriamoci: “Troppo riposo diventa una pena” (Omero). Adesso arrivederci, perché, come diceva “Yogi” Berra, un giocatore di baseball americano passato alle cronache per i suoi ossimori d’involontaria comicità, “s’è fatto tardi molto presto”.

(“Oxymoronica”, di Mardy Grothe, è pubblicato in Gran Bretagna da HarperCollins, 246 pagine, 10,99 sterline. Nelle foto, dall’alto: Marilyn Monroe; Marlene Dietrich; Deborah Kerr; Zsa Zsa Gabor; Marcel Proust).

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