12 dicembre 2009


Taglia qui taglia là


Non dite a Natalie e China, e alle altre nobildonne in gramaglie di via Gradoli, che da queste parti si taglia un po’ di tutto, persino in ospedale. Meglio precisare che l’obiettivo principale (oltre alle pause pranzo e ai fuochi d’artificio) è il mondo della cultura dove si rincorrono più ipotesi:

e se il Mittelfest diventasse biennale o triennale (Saro permettendo)? E se il Far east diventasse near (Honsell permettendo)? E se al Css si togliessero gli spettacoli e si lasciassero i servizi (Reitani permettendo)? E se in Castello si facessero miniappartamenti (parlarne con Gallerini)? E se di Vicino Lontano restasse solo il vicino (chiedere anche alla Malisani)? E se a Villa Manin andasse a dormire Tondo nel letto di Napoleone (pagando Cainero)? E se Friuli doc si limitasse al doc (chiedere a Fontanini)? Basta festival, basta rassegne, basta déjeuner avec l'herbe al parco del Rivellino (passare lo spino a Molinaro)! Basta orchestrali e avanti orchestrine! Sdrindule ringrazia.


Fanulloni


I dipendenti pubblici utilizzano la pausa pranzo, nell’ordine, per: fare sesso, fare la pennichella, fare la spesa, fare caciara, farsi una bruschetta, farsi un tiro, farsi un giro, farsi un collega, farsi le lasagne, farsi un trans, fare un pisolo, farsi un film. Questa l’evidente opinione del ministro di Avellino che vuole abolirla; il presidente Fontanini, al grido “Mole il bevi”, la vuole allungare alla sola condizione che si beva vino Friulano.


La fatica di vivere


Stramazzata al suolo da Pinter e ripresami con Solenghi, ma martoriata da una orchestra mitteleuropea, chiedo ai Signori della Corte di mandare per sempre in esilio tutta la cosiddetta cultura locale e di chiamare definitivamente Tarantino (Bastardi senza gloria) a far piazza pulita (Bill Kill) dei presidenti e amministratori pubblici per hanno cacciato questa terra nello spazio dell’irrilevanza. Invito i Signori della Corte ad esaminare anche la documentazione relativa a una campagna di promozione del vino locale dal titolo Mole il bevi (definizione che ha subito soppiantato il tradizionale cin cin) e una di sicurezza stradale rubricata sotto il titolo Piede facile.

Se qualche giudice vorrà dare un occhio a tutto questo sappia che sono una persona non informata sui fatti.

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