Fuggi fuggi ieri sera a teatro tra il primo e il secondo tempo. Il target udinese, non più giovanissimo e (quindi?) appassionato alla narrazione lineare, male ha retto Adriana Asti piantata in una zolla di sabbie inesorabilmente mobili. Dopo la soporifera versione impegnata della Locandiera, destino ancora più amaro per l'opera di Beckett sdoganato dal San Giorgio e dato in pasto al residuo pubblico tradizionalista del Nuovo ovvero del Teatro di Udine, ovvero del Giovanni, ovvero del Nuovo di Udine, ovvero del Nuovo di Giovanni. In fondo a destra venendo da via Treppo. Esattamente lì dove non dovrebbe esserci.
Prossimo appuntamento con l'opera dello sponsorizzatissimo e nuovo direttore artistico Cesare Lievi. Si segnala pubblico fremente.
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