7 febbraio 2009

MACABRA REALPOLITIK


I fatti reali
A questo punto tutte le pedine sono al loro posto. Berlusconi ha tentato di far passare un decreto legge sapendo che Napolitano non lo avrebbe firmato. Il Vaticano ha approvato Berlusconi. Non avendo firmato, Napolitano è stato criticato dal Vaticano. Berlusconi ha presentato un disegno di legge che andrà alle camere lunedì e martedì. Fini si è astenuto facendo contenta quella parte della destra che ha i germi della laicità. I radicali continuano a protestare, i cattolici continuano a protestare.
Alla Quiete tutto prosegue. Lunedì lo stato (di Eluana) diventerà irreversibile. Tutti diranno che è stato fatto il possibile per tenerla in vita. Tutti diranno che è stato fatto il possibile per non tenerla in vita.
Tutti faranno le condoglianze. Tutti saranno tristi. Tutti resterenno al loro posto.
Peccato. E' saltata la festa di San Valentino sotto le finestre della Quiete.

I misfatti immaginati


Berlusconi ha, tra i tanti problemi, quello di depotenziare Roberto Formigoni. Glielo ha chiesto la Lega, lo sa anche lui che per lasciare spazio ai suoi plenipotenziari deve doglierselo di mezzo: troppi ciellini, troppi interessi economici, troppi legami con la chiesa, troppe ombre con il rischio di trasformarsi in luce (per Formigoni).
Il caso di Eluana Englaro è una buona occasione per metterlo in difficoltà. Lecco è in Lombardia e la corte di Milano ha pronunciato il decreto che stabilisce la sospensione dell'alimentazione. Formigoni che non è stupido e conosce l'arte dei tranelli mette il veto alle strutture saniatrie della sua regione. A questo punto qualcuno si offre a sistemare la faccenda. Sarà una struttura sanitaria di una regione del centrodestra a rinsecchire il sondino.
Englaro prima di essere lombardo era friulano, a Udine si trova una casa di cura (ex Policlinico) che si presta al gioco (la visibilità è garantita e non si sa mai che ci siano dei vantaggi collaterali...). Il presidente Tondo finisce nella rete stesa dall'agevolatore. Ma non tiene conto che il suo fortissimamente voluto assessore alla sanità (una sedia a rotelle, ahimè, è più eloquente di 100 Audi) di questa storia non vuole saperne (oggi un sondino, domani una ruota, non si sa mai...). La Regione, dice l'agevolatore, potrebbe apparire come una terra laica e socialista e a quel punto il presidente lombardo (no Lombardo, quella è un'altra storia con alcuni tratti in comune) farebbe la figura di un bacchettone e da cosa nasce cosa.
Come una saetta, nella vicenda si inserisce l'ex socialista Sacconi che deve togliersi qualche sassolino dalle scarpe e che di sanità ne mastica essendo sua moglie, tra l'altro, un pezzo grosso del settore.
Sacconi, che è quindi navigato, non si avventa su vicende senza prima averne concordato le mosse...
L'intreccio si infittisce, la trama si complica. Il presidente Tondo dovrebbe assumersi la responsabilità dell'operazione (anche il Policlinico non è amministrato da sprovveduti) e battersi sulle orme del vecchio padre socialista dei diritti civili (Loris Fortuna).
Non sia mai che arrivi Ferrara in carne, ossa e grasso sotto le finestre del Benvenuto con le bottigliette d'acqua....! Meglio defilarsi.
B. Englaro, che era stato circuito dal Circuitore e a cui preme di risolvere la faccenda fosse a destra o a sinistra, rimane con il classico cerino in mano che illimina però la sinistra locale che coglie al volo l'opportunità di dare un esempio di civiltà dimostrandosi più illuminata del litigioso centrodestra (scavalcare a destra. Perfetto!). La presidente della Quiete, Pci di lungo corso, offre a Honsell la possibilità di mettere alle corde la Regione e i registi occulti. Detto e fatto. La casa di riposo, che per coerenza dovrebbe togliere i sondini a metà dei suoi assistiti, predispone la stanza ecc. ecc. Il resto è cronaca. De Monte - primario del reparto di rianimazione (!) - si offre volontario a seguire la vicenda e pone una seria ipoteca ad essere il nuovo leader della politica locale, e non solo. Una candidatura, in casi come questi normalmente non si nega a nessuno.
Inizia il circo mediatico che, rivendico la paternità, per prima su FB ho paragonato a Vermicino.
Giornali e televisioni si garantiscono foliazioni e palinsesti. Lo spettacolo ha inizio. E fatti reali rientrano nel copione.

1 commento:

  1. voi forzisti avete la mente distorta.... capisco....
    non potete avere opinioni ma quelle del capo,
    dovete prima leggere ferrara poi ascoltare LUI
    che cambia idea spesso e adeguarvi.
    bravo tondo su questa vicenda e anche saro.. che però porta sfortuna... voleva snaidero ha vinto tondo, coleva cainero ha vinto honsell, con la vicenda eluana
    lo frega berlusconi. Al suo posto sarei preoccupato.

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