Isidoro Gottardo (parlamentare di FI, ex capogruppo regionale di Forza Italia, ex democristiano, da sempre vicino a Comunione e Liberazione) ): “Saro ha teorizzato la dolce morte e, quindi, l’eutanasia. Ma il Pdl è contrario. E lo è pure il governatore Tondo” . Ferruccio Saro, (senatore di Forza Italia, eletto una prima volta in Liguria alla Camera grazie a un accordo con Lombardo, fortemente contrario alla candidatura di Tondo alla Regione e sostenitore invece di Edy Snaidero prima del suo gran rifiuto), già socialista (ex assessore regionale e vicepresidente della Giunta ai tempi della gestitone democristiana di Adriano Biasutti), voleva che il Friuli sperimentasse per primo la «dolce morte» con Eluana Englaro (figlia del socialista Beppino e nipote del socialista Armando, entrambi trasversali quanto basta purchè si arrivi a una Legge Englaro che li ponga sul piano del loro modello Loris Fortuna, padre del divorzio). Lo aveva detto ancora nel dicembre scorso. E così è stato. Lo ha aiutato, in questo, Gabriele Renzulli, altro ex socialista (ex parlamentare, potente responsabile del settore sanità del Psi e, se non fosse intervenuta Tangentopoli, ministro alla Sanità con Craxi o Amato, prudentemente mai approdato a FI ma ascoltato consigliere). E una mano gliel'ha data anche Alessandro Colautti (consigliere regionale di FI, ex portavoce di Tondo, braccio destro di Saro in versione socialista prima e forzista poi). Per non dire del sindaco di Udine, Furio Honsell (pidinno dell'ultima ora, demochic). La «dolce morte» ha un cognome: l'eutanasia.
On. Isidoro Gottardo, lei è il coordinatore del Pdl. Saro, va ricordato, non solo ha partecipato al funerale di Eluana (insieme a Renzulli, Colautti e ad un altro ex socialista, Baiutti, oggi del Pd), ma ha salutato Beppino al momento del suo rientro a Lecco. Il Pdl è il «partito dell'eutanasia»?
«Assolutamente no. Non condividiamo affatto il comportamento né di Saro né degli altri. Tanto meno quello del sindaco di sinistra, Honsell, che ha fatto una scelta ideologica e opportunistica».
Ma perché non gliel'avete detto a tempo debito a Saro, fino a stopparlo?
«Gliel'abbiamo detto ripetutamente. Sabato 7 febbraio abbiamo cercato di stopparlo anche con un comunicato del Pdl, della Lega e dell'Udc».
Saro e Renzulli hanno fatto spallucce. E, insieme a loro, anche il presidente Tondo?
«No. Ho le prove che il governatore è stato strumentalizzato e non voleva questo epilogo. Anzi, era intervenuto domenica 8 febbraio, alla sera, con un invito esplicito alla Quiete di sospendere il protocollo. Si aspettava, sulla base di determinate relazioni, il sequestro della stanza di Eluana...».
All'indomani è intervenuto il procuratore generale di Trieste dicendo, proprio lui, che il sequestro era una falsa notizia.
«Appunto. Il presidente Tondo, fra l'altro, sapeva benissimo, tra il 6 e 7 febbraio che si stava rischiando la crisi regionale, per iniziativa della Lega, di An e dell'Udc».
Con il comunicato del 7 febbraio avete di fatto smentito non solo Saro, ma anche Tondo.
«Ripeto, Tondo, pur confermando la "pietas" nei confronti di Beppino Englaro, era intenzionato ad interrompere il protocollo. Non fosse altro perché dello stesso parere era anche l'assessore Kosic.
Il Pdl si è dimostrato unito, così pure la maggioranza, ed abbiamo fatto valere la Carta dei valori, che è a fondamento della coalizione. Carta tutta orientata alla vita».
Però Eluana è morta. Ha vinto il partito dell'eutanasia.
«Adesso non resta che sperare in una legge sul testamento biologico rapidamente approvata. Altrimenti la morte di Eluana sarebbe stata vana».
Adesso il Friuli è considerata la terra dei diritti civili.
«Vorrà dire dei diritti incivili. Saro ha fatto di tutto per dimostrare che Eluana Englaro di fatto non era più viva. Che cosa diranno, da oggi in avanti, i 2500 italiani che si trovano in stato vegetativo, come lo era lei? Questa non è civiltà. Come non lo è affermare che Eluana doveva morire soltanto perché si era mossi dalla "pietas" nei confronti di suo padre Englaro. Il dramma di Beppino va compreso. Ma la "pietas " doveva valere per Eluana, non per il padre. Ovvero, quando si stravolgono i diritti civili».
Lei ha dichiarato che Saro ha cercato di convincere Berlusconi che non solo Eluana era di fatto già morta ma anche che i sondaggi dimostravano che la maggioranza dei cittadini condivideva l'epilogo che poi si è avuto.
«È stato Saro a dirlo. Ma questa volta si è visto quanto Berlusconi abbia creduto ai sondaggi. È andato avanti per la sua strada, affermando che né in Friuli né in Italia c'è spazio per l'eutanasia».
Lei è proprio sicuro che la Regione non poteva fare di più?
«Ha fatto tutto il possibile. Altri si sono messi di mezzo. L'assessore Kosic era pronto a dare le dimissioni».
(Tra parentesi note di chi ospita questo articolo)
Francesco Dal Mas da La Vita Cattolica
Gottardo è chiamato Pinocchio da amici e nemici.
RispondiEliminaQuesta intervista ne è la dimostrazione, non sembra vera.
Per quanto riguarda Eluana: cristiani vi prego salvate le anime e pensate che l'omicida di Giordano Bruno è stato fatto santo!!!!! sic